mercoledì 27 febbraio 2013

Cipolla di Costigliole di Saluzzo


Luna vecchia di febbraio, luna buona per le semine di piselli, scalogno, cipolle, aglio rosa e sopratutto delle cipolle. Specialmente della cipolla piatta di Costigliole, probabile sorella della conosciuta Piatlina di Andezeno ma forse, a parer mio, ancor più buona e delicata. Bionda come il sole era diffusissima negli orti delle nostre nonne. Di lunga conservazione, dall'aroma dolce, affascinate e coinvolgente indicava una cucina dal sapore tradizionale. Mi ricordo che il suo profumo, che prometteva sapore intenso e stuzzicante, aleggiava nella cucina fino ad invadere, in modo seducente, la strada adiacente, cogliendo e attraendo golosamente il passante. Gusti antichi, pieni, introvabili, che rimandano la memoria a un tempo fatto di cose buone e genuine.

Io ho la fortuna di sentire ancora questa fragranza, quando mia moglie la soffrigge per un buon sugo o un ottimo risotto, perchè la coltivo grazie al recupero della sua storica semente.

Infatti la bionda di Costigliole non è più comune come una volta. Si può trovare, ma raramente, da anziani e gelosi produttori di Busca o di, appunto, Costigliole.

Trovo strano che questi comuni e specialmente Costigliole, sua patria natia, non la valorizzino come meriterebbe ma la relegano al ricordo sfocato.

Perfino un vecchio detto, che così dice:“ Costiòle 'l pais del siole e del fie mòle” - Costigliole il paese delle cipolle e delle ragazze molli, la lega a quella terra e a tutta la piana pedemontana delle valli Varaita, Maira e Grana.

Ora Caraglio vuole adottarla ed è ritornata, come un tempo, in qualche suo orto e, se la stagione sarà buona, al mercato contadino locale.

Comunque sia ricordatevi che la cipolla , qualsiasi a giorno lungo e cioè di maturazione estiva, deve essere seminata nella luna buona di febbraio.

Lucio Alciati

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