Luna vecchia di
febbraio, luna buona per le semine di piselli, scalogno, cipolle,
aglio rosa e sopratutto delle cipolle. Specialmente della cipolla
piatta di Costigliole, probabile sorella della conosciuta Piatlina di
Andezeno ma forse, a parer mio, ancor più buona e delicata. Bionda
come il sole era diffusissima negli orti delle nostre nonne. Di lunga
conservazione, dall'aroma dolce, affascinate e coinvolgente indicava
una cucina dal sapore tradizionale. Mi ricordo che il suo profumo,
che prometteva sapore intenso e stuzzicante, aleggiava nella
cucina fino ad invadere, in modo seducente, la strada adiacente,
cogliendo e attraendo golosamente il passante. Gusti antichi, pieni,
introvabili, che rimandano la memoria a un tempo fatto di cose buone
e genuine.
Io ho la
fortuna di sentire ancora questa fragranza, quando mia moglie la
soffrigge per un buon sugo o un ottimo risotto, perchè la coltivo
grazie al recupero della sua storica semente.
Infatti la
bionda di Costigliole non è più comune come una volta. Si può
trovare, ma raramente, da anziani e gelosi produttori di Busca o di,
appunto, Costigliole.
Trovo strano
che questi comuni e specialmente Costigliole, sua patria natia, non
la valorizzino come meriterebbe ma la relegano al ricordo sfocato.
Perfino un
vecchio detto, che così dice:“ Costiòle 'l pais del siole e del
fie mòle” - Costigliole il paese delle cipolle e delle ragazze
molli, la lega a quella terra e a tutta la piana pedemontana delle
valli Varaita, Maira e Grana.
Ora Caraglio
vuole adottarla ed è ritornata, come un tempo, in qualche suo orto
e, se la stagione sarà buona, al mercato contadino locale.
Comunque sia
ricordatevi che la cipolla , qualsiasi a giorno lungo e cioè di
maturazione estiva, deve essere seminata nella luna buona di
febbraio.
Lucio Alciati
Nessun commento:
Posta un commento