Lo Zafferano, da notizie
storiche, veniva coltivato nel medioevo sulle colline del Marchesato
di Saluzzo, territorio in cui , a quei tempi, era compreso anche
Caraglio.
Tuttavia il dato più
inconfutabile è la presenza, nell’elenco della “ Prima
esposizione agraria-industriale-artistica della provincia di Cuneo”
avvenuta nel 1870, di un produttore di Zafferano di Caraglio di nome
Delpuy Antonio. Ciò a testimoniare una coltivazione già in essere
allora.
Pare inoltre sia stato
premiato per la qualità del prodotto.
Alcuni anni fa, un nostro
conosciuto conterraneo, Mauro Rosso, reintroduceva sull’altura di
S.Giovanni di Caraglio, tale prezioso fiore aromatico, ottenendo
ottimi risultati qualitativi; stimolando, in tal modo, un marcato ed
entusiastico interesse da parte di alcuni agri-cultori che ne hanno
intrapreso la coltivazione.
Allo stato attuale lo
Zafferano caragliese è prodotto, con antica manualità, da 8 realtà,
non solo di Caraglio ma anche di Bernezzo e altri luoghi della Valle
Grana, con medesimo successo. E’promosso con il nome Söfran in
rispetto al capitano Ottavio Gallo,
già sindaco di Caraglio nei primi anni del ‘900,perché così
indicato, nel dialetto locale nella sua opera: “200
piante medicinali della Flora Pedemontana coll’aggiunta dei nomi in
vernacolo piemontese”,
edito nel 1917 e ripubblicato in versione anastatica nel 2008. Un
nome caragliese, dato da un illustre caragliese per un ottimo
prodotto caragliese e della sua valle.
Lucio
Alciati
LO ZAFFERANO DI CARAGLIO E VALLE GRANA E’ STATO ORGOGLIOSAMENTE RICONOSCIUTO P.A.T. – Prodotto Agritradizionale del Piemonte
RispondiEliminaNel D.G.R. n. 51-5680 del 16 aprile 2013. D.lgs n. 173/98, art. 8 e D.M. n. 350 dell'8 settembre 1999- Individuazione dei prodotti agroalimentari tradizionali del Piemonte. Schede tecniche, pubblicato recentemente, è stato inserito, dopo attenta valutazione, lo Zafferano di Caraglio e Valle Grana, nel settore Piante officinali del Piemonte. Ecco alcuni estratti al riguardo citati nel suddetto Decreto:
Zafferano (Crocus sativus L.)…………. In questi ultimi anni sono state avviate alcune esperienze di coltivazione di zafferano sulla collina caragliese. Riprendendo una tradizione colturale che risale al medioevo sono stati effettuati alcuni impianti destinati sia all’autoconsumo che alla vendita su mercati locali.
………..le prime esperienze di coltivazione risalgono al medioevo, nel territorio del marchesato di Saluzzo dove ricadevano i territori della Valle Grana e delle Valle Maira (Fedele Savio, Ferdinando Gabotto – Studi e documenti sul duomo di Saluzzo e altre chiese). La testimonianza più precisa è la premiazione – nell’ambito della “Prima esposizione agraria, industriale, artistica delle provincia di Cuneo” – del caragliese Delpuy Antonio per la coltivazione dello zafferano a Caraglio, nel 1870.
………Nel 2005 è ripresa la coltivazione dello zafferano nelle aree di fondovalle (perlopiù Caraglio e Bernezzo)
Quindi un passaggio storico e da questo momento, lo Zafferano coltivato e che verrà coltivato a Caraglio e in Valle Grana potrà fregiarsi dell’ambìto riconoscimento e titolo di P.A.T. – Prodotto Agritradizionale del Piemonte – come lo è già l’aglio di Caraglio, la patata Piatlina della Valle Grana e la mela Gambafina. Un importante primo balzo verso traguardi ambiziosi (D.O.P. – I.g.P) sia promozionali che economici per il nostro territorio, magari sostenuto e sicuramente facilitato da un sodalizio che lo valorizzi e ne tuteli la produzione.
PRESENTAZIONE PUBBLICA DEL
RispondiEliminaCONSORZIO di PROMOZIONE, TUTELA e VALORIZZAZIONE
del
Söfran
Zafferano di Caraglio e della Valle Grana
Venerdì 27 marzo 2015
ore 21
Presso la Sala Riunioni del Comune di Caraglio
(entrata cortile interno – lato Cinema Ferrini)
Per informazioni: 345.93.33.591